Energia green alle imprese: via libera del gse ai contratti per differenza con prezzi calmierati
Due importanti emendamenti bipartisan al decreto Bollette aprono nuove strade per accelerare la transizione energetica delle imprese italiane. In particolare, si prevede la possibilità per il Gestore dei Servizi Energetici (Gse) di stipulare contratti per la fornitura di energia rinnovabile con le aziende, sfruttando il sistema di tariffe incentivanti previsto dal decreto FerX e da altri strumenti di supporto alla generazione green.
Contratti per differenza e tariffe agevolate
Entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto, il Ministero dell’Ambiente dovrà stabilire modalità e criteri per la stipula dei cosiddetti contratti per differenza. Questi accordi permetteranno alle imprese di acquistare energia rinnovabile a prezzi calmierati, con un impatto positivo sui costi aziendali. Il decreto FerX stabilisce un prezzo massimo tra 80 e 90 euro per MWh, contribuendo a contenere la spesa energetica per il comparto produttivo.
Secondo Andrea Andreuzzi, senior advisor energia e sviluppo di Confindustria, si tratta di una misura strategica, perché consente di ridurre nel lungo termine il costo dell’energia, con un ruolo centrale affidato al Gse. Questa dinamica è in linea con il modello dell’Energy Release, ovvero un meccanismo di redistribuzione dell’energia green alle imprese attraverso la regolazione, quando non è possibile farlo agendo sul mix produttivo.
Impianti per l’autoconsumo anche in aree agricole
Il secondo emendamento approvato consente alle imprese di costruire – o far costruire da terzi, come ad esempio utility – impianti rinnovabili per l’autoconsumo anche su aree a uso agricolo, superando le limitazioni del decreto Agricoltura approvato lo scorso anno. Questa deroga rappresenta un cambio di rotta importante per facilitare la realizzazione di nuovi impianti, velocizzando l’autoproduzione di energia rinnovabile.
Entrambe le proposte legislative, insieme a un ulteriore emendamento (ritirato temporaneamente per aprire un tavolo di confronto) sulla decongestione delle richieste di allaccio alla rete Terna, puntano a semplificare i processi e abbattere i costi dell’energia per le imprese italiane. Una direzione fortemente sostenuta da Confindustria.