Il Governo ha approvato nuove semplificazioni burocratiche per accelerare la transizione ecologica e stimolare gli investimenti nelle energie rinnovabili.
In esame preliminare, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legislativo che modifica il Testo Unico FER (Fonti Energetiche Rinnovabili), con l’obiettivo di rendere più snelle le procedure autorizzative, facilitare la realizzazione di impianti green e rafforzare la strategia nazionale di sostenibilità prevista dal PNRR.
Il decreto introduce correzioni e integrazioni alla normativa vigente, incidendo sugli iter amministrativi, sulla gestione dei progetti e sugli obblighi per imprese e operatori del settore.
Testo unico FER e transizione ecologica
Le modifiche approvate fanno parte di un intervento più ampio per sostenere la crescita delle energie rinnovabili in Italia.
Il Testo Unico FER rappresenta infatti uno dei pilastri della politica energetica nazionale. Con questo aggiornamento, il Governo punta a un sistema più agile e trasparente, capace di rispondere rapidamente alle sfide ambientali e alle esigenze industriali.
Le modifiche introdotte
Ecco le principali novità contenute nel decreto:
- accelerazione dell’iter autorizzativo: riduzione dei tempi per la costruzione e l’esercizio degli impianti. In particolare, il termine per l’autorizzazione unica passa da 120 a 40 giorni per alcuni interventi, snellendo drasticamente i processi burocratici.
- definizioni precise: introduzione di concetti chiave come “infrastrutture indispensabili” e “revisione della potenza” per gli impianti esistenti, così da fornire alle imprese riferimenti tecnici chiari.
- razionalizzazione delle procedure: semplificazione degli iter autorizzativi per gli impianti che ricadono in aree soggette a vincoli paesaggistici o culturali, al fine di evitare blocchi eccessivi e favorire progetti sostenibili.
- ripristino dei siti: revisione delle regole sull’obbligo di ripristino dei siti da parte dei gestori degli impianti, con maggiore chiarezza sui tempi e le responsabilità.
- punto di contatto unico: istituzione di un referente comunale per la gestione degli interventi sul territorio, con l’obiettivo di semplificare le relazioni tra aziende e pubblica amministrazione.
Queste misure rispondono a una necessità cruciale: ridurre la burocrazia, da sempre uno dei principali ostacoli per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia.
Attuazione delle misure
Il decreto legislativo è attualmente in fase di esame da parte della Conferenza unificata per il parere delle Regioni. Successivamente, sarà sottoposto alla revisione del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari competenti.
Gli operatori del settore attendono da tempo queste semplificazioni, che permetteranno una normativa più chiara, veloce e operativa per l’autorizzazione e la realizzazione dei progetti.
Il Governo ha inoltre evidenziato che il rafforzamento delle regole porterà benefici non solo ambientali ma anche economici, stimolando:
- la creazione di nuova occupazione,
- la crescita delle imprese green,
- l’innovazione tecnologica legata alle energie rinnovabili.
Incentivi per le imprese che investono in energie rinnovabili
Le semplificazioni introdotte vanno lette in parallelo con i meccanismi di incentivi statali e le misure previste dal PNRR, che sostengono gli investimenti delle imprese nelle fonti rinnovabili.
Il nuovo quadro normativo mira a favorire:
- l’aumento della produzione da fonti pulite,
- la decarbonizzazione dei processi produttivi,
- la competitività delle aziende italiane sui mercati internazionali.
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