CER – Comunità energetiche rinnovabili: incentivi e agevolazioni aggiornati

Negli ultimi mesi, il quadro normativo italiano sulle comunità energetiche rinnovabili (CER) ha subito importanti aggiornamenti, aprendo nuove opportunità di finanziamento e partecipazione. Con la firma del nuovo decreto, le agevolazioni a fondo perduto e le tariffe incentivanti sono diventate più accessibili, in particolare grazie all’estensione del limite demografico dei comuni ammessi da 5.000 a 50.000 abitanti.

Questa modifica amplia notevolmente la platea dei beneficiari, rappresentando un’occasione storica per cittadini, PMI e amministrazioni locali interessate a produrre e condividere energia rinnovabile in forma collettiva.

Definizione di comunità energetica rinnovabile – CER

Le comunità energetiche rinnovabili (CER) sono associazioni costituite da cittadini, PMI, enti locali e altri attori che si uniscono per produrre, consumare e condividere energia da fonti rinnovabili a livello locale. Queste comunità operano su base volontaria e hanno come scopo la massimizzazione dell’autoconsumo e la riduzione della dipendenza da fonti fossili.

L’obiettivo è promuovere un modello energetico decentralizzato, sostenibile e partecipativo, che stimoli anche l’economia locale e riduca l’impatto ambientale della produzione di energia.

Obiettivi delle CER

I principali obiettivi delle comunità energetiche includono:

  • produzione locale di energia da fonti rinnovabili;
  • promozione dell’autoconsumo collettivo;
  • riduzione della dipendenza dalla rete elettrica nazionale;
  • condivisione dell’energia tra i membri;
  • stimolo all’economia circolare;
  • creazione di benefici sociali ed economici sul territorio.

Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) svolge un ruolo di supporto fondamentale, riconoscendo e incentivando la costituzione e lo sviluppo delle CER.

Tariffa incentivante comunità energetiche rinnovabili – CER e CACER

Beneficiari

Possono beneficiare delle tariffe incentivanti le configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile (CACER), composte da impianti e utenti connessi alla stessa cabina primaria.

Interventi ammessi

Sono ammissibili impianti a fonti rinnovabili, nuovi o oggetto di potenziamento, che rispettano i seguenti requisiti:

  • potenza ≤ 1 MW per singolo impianto o potenziamento;
  • realizzati secondo gli articoli 30, 31 e 32 del D.Lgs. n. 199/2021;
  • comunità regolarmente costituite prima dell’entrata in esercizio;
  • solo PMI ammesse come imprese partecipanti;
  • impianti e punti di prelievo connessi alla stessa cabina primaria;
  • rispetto dei criteri ambientali e DNSH (“Do No Significant Harm”);
  • investimento coerente con gli obiettivi climatici del Regolamento UE 2021/241;
  • trasparenza nella distribuzione dei benefici economici e finalità sociali per il surplus della tariffa;
  • rispetto delle disposizioni del D.Lgs. 199/2021.

Soggetti esclusi

Non possono accedere agli incentivi:

  • imprese in difficoltà (UE 2014/C 249/01);
  • soggetti con cause di esclusione ex D.Lgs. 36/2023;
  • soggetti sottoposti a sanzioni antimafia (D.Lgs. 159/2011);
  • imprese con ordini di recupero UE su aiuti illegittimi;
  • progetti sull’idrogeno con emissioni > 3 tCO2eq/t H2.

Tariffa incentivante

La tariffa premio si applica alla quota di energia condivisa tra gli utenti della stessa cabina primaria:

  • impianti > 600 kW
    TIP = 60 + max(0; 180 – Pz)
    Tetto massimo: 100 €/MWh
  • impianti > 200 kW e ≤ 600 kW
    TIP = 70 + max(0; 180 – Pz)
    Tetto massimo: 110 €/MWh
  • impianti ≤ 200 kW
    TIP = 80 + max(0; 180 – Pz)
    Tetto massimo: 120 €/MWh

Nota: Pz = prezzo zonale orario dell’energia elettrica.

Durata e condizioni

  • la tariffa è riconosciuta per 20 anni dalla data di entrata in esercizio;
  • per impianti potenziati, l’incentivo si applica solo alla nuova sezione;
  • la tariffa è ferma per tutta la durata dell’incentivo;
  • le risorse sono coperte dalle componenti tariffarie dell’energia elettrica (ARERA – Delibera 727/2022/R/EEL);
  • il GSE eroga la tariffa insieme al corrispettivo di valorizzazione.

Correzioni regionali per impianti fotovoltaici

Per impianti fotovoltaici, la tariffa è corretta per insolazione:

  • regioni del centro (+4 €/MWh): Lazio, Marche, Toscana, Umbria, Abruzzo
  • regioni del nord (+10 €/MWh): Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto

Contributi a fondo perduto per comunità energetiche rinnovabili CER e CACER

Beneficiari

Possono accedere al contributo a fondo perduto fino al 40%:

  • soggetti (incluse PMI) ubicati in comuni con meno di 50.000 abitanti (limite precedente: 5.000 abitanti);
  • comunità energetiche e configurazioni CACER.

Agevolazione

  • contributo massimo: 40% del costo dell’investimento.

Interventi ammessi

  • realizzazione di impianti a fonti rinnovabili fino a 1 MW;
  • potenziamenti di impianti esistenti.

Spese ammissibili

Sono considerate ammissibili:

  • acquisto e installazione di impianti;
  • opere accessorie;
  • costi tecnici e progettuali;
  • spese per l’allacciamento alla rete.

Erogazione del contributo

Il contributo è erogato previa verifica dei requisiti e della documentazione tecnica. La gestione è affidata al GSE tramite appositi portali e regole operative.

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Le comunità energetiche rappresentano una delle più grandi leve della transizione energetica e della democratizzazione dell’energia in Italia. Con i nuovi incentivi e l’allargamento dei beneficiari, oggi è il momento giusto per avviare una CER e contribuire al cambiamento.

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