Politica energetica: raccomandazioni dell’UE per le energie rinnovabili

Il 13 maggio 2024, la Commissione Europea ha pubblicato una serie di raccomandazioni riguardanti la politica energetica per le energie rinnovabili

Tra i principali punti evidenziati in tema di autorizzazioni, si sottolinea che:

  • Zone di esclusione: Devono essere limitate al minimo necessario, basate su evidenze di chiara necessità.
  • Pianificazione a lungo termine: Gli Stati dovrebbero anticipare lo sviluppo della produzione elettrica in base alla futura domanda.
  • Ritardi e conseguenze: In caso di ritardi, dovrebbe essere applicato il tacito consenso.
  • Termini massimi e vincolanti: Devono essere stabiliti per le Valutazioni di Impatto Ambientale (VIA).
  • Semplificazione delle reti: I progetti di sviluppo delle reti devono beneficiare della massima semplificazione possibile.
  • Coordinamento delle procedure: Chi coordina la procedura deve garantire un’interpretazione uniforme della normativa.
  • Coerenza normativa: Lo Stato deve assicurare una interpretazione coerente delle varie norme.

Anche per quanto riguarda le aree di accelerazione, sono state fornite raccomandazioni specifiche:

  • Collocazione ideale per impianti solari: Devono essere situati accanto a infrastrutture di trasporto, in aree industriali o nelle loro vicinanze. Le aree idonee identificate sono considerate una best practice e non devono essere alterate.
  • Identificazione delle aree: Si deve procedere con l’identificazione delle aree con un buon potenziale per le rinnovabili, consentendo un utilizzo multiplo dello spazio (tetti, strutture sopra il suolo, impianti flottanti e agrovoltaici). All’interno di queste aree, devono essere individuate le aree speciali di accelerazione.
  • Aree di accelerazione: Sono quelle in cui è già stato valutato che l’insediamento del progetto non avrà un impatto ambientale significativo, permettendo una procedura di autorizzazione semplificata che, a certe condizioni, non prevede le valutazioni ambientali. L’identificazione di queste aree deve considerare fattori ambientali, urbanistici e di paesaggio.
  • Aree prioritarie: Le aree artificiali e costruite come tetti, infrastrutture di trasporto e dintorni, parcheggi, aziende agricole, centri di smaltimento e raccolta rifiuti, aree industriali, miniere, acque artificiali, laghi e aree degradate non utilizzabili per l’agricoltura sono considerate prioritarie.
  • Sicurezza delle infrastrutture di trasporto: Non vi sono giustificazioni per vietare i pannelli sui canali artificiali. Per le aree agricole degradate, si dovrebbe dare priorità ai progetti che permettono la ripresa delle attività agricole attraverso l’uso delle rinnovabili.
  • Aree escluse: Alcune aree, come le aree protette Natura 2000, possono essere escluse dall’essere aree di accelerazione, richiedendo comunque la VIA per la realizzazione degli impianti.
  • Criteri uniformi: L’identificazione delle aree dovrebbe avvenire secondo criteri uniformi e, se fatta a livello locale o regionale, i dati dovrebbero essere integrati in un unico database.

Per quanto riguarda le aste, la Commissione ha previsto l’uso di criteri di selezione non basati esclusivamente sul prezzo (come il FERX). Questi criteri includono:

  • Resilienza della catena di fornitura.
  • Pre-qualifica: Ad esempio, la partecipazione ai servizi di dispacciamento.
  • Vantaggi per le comunità energetiche.
  • Recupero dei materiali.
  • Diritti umani e pratiche ambientali: Il rispetto di questi criteri è anche considerato importante.

Queste raccomandazioni puntano a favorire un approccio uniforme e sostenibile allo sviluppo delle energie rinnovabili in Europa, promuovendo l’efficienza e la coerenza nelle politiche e procedure nazionali.

Articolo scritto da :

Parla con il tuo
consulente online

Se hai un quesito da porre o vuoi semplicemente contattarci compila il form, ti risponderemo entro 24 ore.

Hai domande? Contattaci