Il Governo Italiano ha recentemente pubblicato il testo ufficiale del Decreto Attuativo per la Transizione 5.0, un importante passo verso la digitalizzazione e l’innovazione del sistema produttivo italiano.
Il decreto Transizione 5.0 rappresenta una svolta cruciale per le aziende italiane, offrendo nuove opportunità per migliorare la loro competitività attraverso l’adozione di tecnologie avanzate. Questo provvedimento è dedicato a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato italiano, indipendentemente dalla loro dimensione, forma giuridica e regime fiscale. La misura incentiva gli investimenti green e digitali, cruciali per il futuro sostenibile e tecnologico delle aziende italiane.
Introduzione alla Transizione 5.0
La Transizione 5.0 si basa su un quadro normativo che mira a favorire l’integrazione delle tecnologie digitali nell’industria italiana. Questo processo si sviluppa in continuità con le precedenti iniziative Industria 4.0, ampliandone il campo d’azione e introducendo nuovi strumenti e incentivi per le imprese.
Dopo una lunga attesa, la misura Transizione 5.0 è pronta a diventare pienamente operativa.
Il lungo iter normativo
Il percorso per arrivare a questo punto ha coinvolto diverse istituzioni nazionali ed europee, con la Corte dei conti come ultima tappa. La pubblicazione del decreto attuativo ha finalmente sbloccato i cospicui fondi messi a disposizione, pari a 6,3 miliardi di euro. Questo segna un passo decisivo verso la realizzazione dei progetti di innovazione previsti dalla misura.
Progetti di innovazione
Investimenti trainanti
La misura agevola i progetti di innovazione in strutture produttive situate in Italia. Gli investimenti devono riguardare beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa, come specificato negli allegati A e B della legge 11 dicembre 2016, n. 232. Questi sono definiti come “investimenti trainanti” e devono garantire una riduzione complessiva dei consumi energetici:
- Riduzione del consumo energetico della struttura produttiva: non inferiore al 3%
- Riduzione del consumo energetico dei processi: non inferiore al 5%
Investimenti trainati
Oltre agli investimenti trainanti, la misura include anche gli “investimenti trainati”:
- Autoproduzione di energia da fonti rinnovabili: Gli investimenti in beni materiali nuovi strumentali finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinate all’autoconsumo sono ammessi. Escluse le biomasse, i pannelli fotovoltaici devono essere prodotti in Europa. A seconda della tipologia acquistata, possono determinare una maggiorazione del credito spettante.
- Spese in attività di formazione: Ammesse nel limite massimo del 10% degli investimenti precedenti e per un importo massimo agevolabile di 300.000 euro. Le attività di formazione devono mirare all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi. La formazione deve essere erogata da soggetti esterni e avere una durata minima di 12 ore.
Requisiti dei progetti
Durata e importo agevolabile
I progetti devono essere avviati a partire dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025. Gli investimenti sono agevolabili fino a un massimo di 50.000.000 di euro annui per ciascun beneficiario.
Esclusioni
I progetti non devono essere destinati ad attività direttamente connesse ai combustibili fossili, a discariche di rifiuti, inceneritori, processi produttivi che generano elevate dosi di sostanze inquinanti o al mercato di scambio delle quote di emissione dell’UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra oltre i limiti di riferimento.
Periodo di osservazione
Una volta realizzati, i beni non devono essere alienati per i successivi 5 anni, garantendo così la continuità e l’efficacia degli investimenti.
Calcolo dei consumi energetici
Metodo di calcolo
Per calcolare la riduzione dei consumi energetici, le imprese devono:
- Stima dei consumi energetici annuali: Confrontare i consumi energetici annuali conseguibili tramite i nuovi investimenti con i consumi energetici registrati nell’esercizio precedente all’avvio del progetto di innovazione.
- Scenario controfattuale: Utilizzare uno scenario controfattuale se gli investimenti sono effettuati da imprese di nuova costituzione o se il progetto prevede l’acquisto di un bene nuovo anziché la sostituzione di uno esistente.
Mantenimento del risparmio energetico
Il livello di risparmio energetico deve essere mantenuto fino al 31 dicembre del quinto anno successivo al periodo di imposta in cui è stato realizzato l’investimento.
Affidati a Keynesia
La pubblicazione del decreto attuativo della misura Transizione 5.0 rappresenta un’opportunità significativa per le imprese italiane. Con 6,3 miliardi di euro a disposizione, le aziende possono intraprendere investimenti green e digitali che non solo miglioreranno la loro efficienza energetica, ma contribuiranno anche alla sostenibilità e all’innovazione tecnologica del paese.
Keynesia Tax Review e Keynesia Energy affiancano i gruppi di imprese nei loro investimenti al fine di massimizzare le agevolazioni in ogni attività aziendale, fornendo un servizio completo al cliente finale.
Scarica il decreto
Leggi o scarica il testo completo del Decreto Attuativo per la Transizione 5.0.