Con l’imminente rilascio del nuovo decreto attuativo, della circolare operativa aggiornata e di una nuova serie di FAQ, il piano Transizione 5.0 entra in una fase decisiva
Le modifiche annunciate dal Governo puntano a chiarire i punti più discussi e a introdurre importanti novità operative su Transizione 5.0, tra cui la possibilità di presentare progetti paralleli sulla stessa struttura produttiva, la revisione dei massimali per gli impianti fotovoltaici, e semplificazioni che rendono più accessibile l’accesso ai benefici.
Le novità in arrivo: cosa cambierà concretamente
Le misure attese si collocano in un contesto di intensa discussione politica e tecnica: mentre alcuni fondi del piano Transizione 5.0 potrebbero essere riassegnati per sostenere le filiere colpite dai dazi, il Governo ha confermato in un recente webinar di Anima – Confindustria Meccanica Varia che sono in arrivo due decreti interministeriali:
- uno per il piano Transizione 4.0, che introdurrà una nuova procedura per le prenotazioni e risolverà il blocco del tetto a 2,2 miliardi;
- uno per il piano Transizione 5.0, che implementerà tutte le modifiche in corso.
Nel frattempo, il GSE ha dichiarato di voler risolvere i problemi di ritardo nella chiusura delle pratiche, invitando le imprese a segnalare eventuali criticità.
Tra le novità più significative troviamo:
Transizione 5.0: progetti paralleli ammessi sulla stessa struttura produttiva
Sarà possibile presentare più progetti distinti sulla stessa struttura produttiva, a condizione che riguardino processi di innovazione differenti. Una svolta importante che permette alle imprese di programmare investimenti multipli senza dover aspettare la conclusione di un progetto precedente.
Transizione 5.0: apertura a produttori terzi per gli impianti a energie rinnovabili
Gli impianti per la generazione di energia rinnovabile potranno essere forniti anche da soggetti terzi, come le Energy Service Company (ESCo), nel rispetto della normativa sull’autoconsumo a distanza. Questo significa che non sarà più necessaria la coincidenza tra produttore e beneficiario, semplificando l’adozione delle rinnovabili.
Transizione 5.0: recupero del calore di scarto e sua valorizzazione
Si amplia il ventaglio degli investimenti ammessi: sarà possibile recuperare calore di scarto nei processi produttivi, da riutilizzare all’interno del ciclo produttivo o trasformare in altri vettori energetici. Un intervento chiave per aumentare l’efficienza energetica complessiva degli impianti.
Transizione 5.0: revisione dei massimali per fotovoltaico e solare termico
Per gli impianti fotovoltaici che impiegano moduli di tipo B e C ad alta efficienza, si prevede un aumento fino al 15% dei massimali di spesa (euro per kWh) rispetto ai valori attuali.
Per quanto riguarda il solare termico, saranno introdotti massimali specifici in base a:
- temperatura di utilizzo;
- superficie captante.
Transizione 5.0: contratti EPC senza obbligo di certificazione di parte terza
Una semplificazione significativa: per ottenere l’aliquota base in presenza di un contratto EPC (Energy Performance Contract) con una ESCo, non sarà più necessario allegare una certificazione terza. Sarà sufficiente la documentazione Ex ante ed Ex post prodotta dalla stessa ESCo.
Tempi di verifica GSE: saranno chiariti
Un’ultima importante precisazione riguarderà i tempi di verifica del GSE: i termini di 5 o 10 giorni stabiliti dalla normativa devono essere intesi come giorni lavorativi e non di calendario.
In arrivo FAQ con chiarimenti su semplificazioni e cumulabilità
Le nuove FAQ, pubblicate il 10 aprile 2025, hanno l’obiettivo di fornire chiarimenti pratici su numerosi aspetti critici della normativa, in particolare su:
Semplificazioni per la sostituzione dei beni
Saranno forniti esempi pratici di calcolo per tre casi specifici:
- sostituzione di un bene autonomo obsoleto;
- sostituzione di beni obsoleti e non obsoleti all’interno della stessa linea produttiva;
- sostituzione di beni obsoleti e non obsoleti su più linee produttive.
Verranno inoltre chiariti gli aspetti relativi ai beni in leasing e alle macchine mobili non stradali, ampliando il campo d’applicazione degli incentivi.
Cumulabilità con altre agevolazioni
Un altro tema centrale è quello della cumulabilità. Le FAQ illustrano:
- la possibilità di cumulo con risorse nazionali ed europee;
- il principio della nettizzazione (ovvero la rimozione della quota già coperta da altra agevolazione);
- la condizione secondo cui le due agevolazioni non devono coprire la stessa quota di costo;
- l’impatto sul calcolo della base imponibile per accedere ai benefici del 5.0.
Focus su rinnovabili e cumulo con incentivo CACER
Infine, le FAQ affrontano anche:
- il cumulo degli incentivi 5.0 con il Cacer, ovvero il contributo in conto capitale per le rinnovabili;
- i criteri di calcolo del fabbisogno energetico necessario per accedere al beneficio.
Transizione 5.0: in attesa di aggiornamenti
Il quadro normativo del piano Transizione 5.0 si arricchisce di novità fondamentali per le imprese italiane. La possibilità di presentare progetti paralleli, le aperture alle ESCo per gli impianti a rinnovabili, l’innalzamento dei massimali di spesa per il fotovoltaico, le semplificazioni documentali e i chiarimenti sulla cumulabilità rendono il piano più accessibile e adattabile alle diverse esigenze aziendali.
In un contesto in cui sono già stati prenotati oltre 700 milioni di crediti, questi aggiornamenti rappresentano un passo avanti importante per accelerare la transizione ecologica e digitale del sistema produttivo italiano.
Restiamo in attesa dell’uscita ufficiale dei decreti interministeriali, della nuova circolare e delle piattaforme aggiornate, che daranno piena operatività a queste misure.